21 luglio 2006: tutto è ormai pronto in Casa Vidas per accogliere le prime due pazienti. Infermieri, OSS e medici insieme al fisioterapista, agli psicologi, agli assistenti sociali si erano preparati studiando, facendo simulazioni, approfondendo le tematiche più importanti, confrontandosi con professionisti che lavoravano già da molti anni nelle cure palliative e infine… preparando tutti gli ambienti all’accoglienza: dalle camere da letto al locale infermeria, dalla farmacia alla cucina.
Da allora, ogni anno l’anniversario dell’accoglienza dei primi pazienti viene sempre ricordato, con un semplice “brindisi”, magari davanti a un buon caffè, tra tutti coloro che sono presenti in struttura in occasione del briefing delle ore 14. Momento durante il quale ci si lascia andare ai ricordi e – come nelle migliori famiglie – si fanno buoni propositi per il futuro. Ma quest’anno il compleanno di Casa Vidas capitava di sabato (giornata in cui l’hospice è “poco” frequentato) e gli operatori dell’équipe all’unanimità mi hanno chiesto di posticipare ufficialmente i festeggiamenti così da permettere a “tutti” di esserci. E così abbiamo lanciato l’idea e l’invito a tutti coloro che potevano farlo a partecipare a una semplice anguriata, mercoledì 25 luglio al termine delle riunioni settimanali d’équipe.
Confesso che l’entusiasmo con cui Noi di Vidas abbiamo risposto all’invito mi ha sorpreso e commosso. Come suggerito dalla nostra coordinatrice infermieristica, oltre al proprio entusiasmo ognuno ha portato qualcosa da condividere: frutta, dolcetti, torte salate e tante bibite che ci hanno rinfrescato le idee e non solo… Con noi, nel terrazzo, hanno brindato Liliana, Ermanno e Alessandro tre degli attuali abitanti di Casa Vidas rendendo ancora più bella la nostra festa. Non è mancata nemmeno la presenza della nostra Presidente e fondatrice che ha voluto raggiungerci telefonicamente per condividere la gioia e l’emozione del momento : “Sono commossa, ma soprattutto fiera e felice per tutto quello che state facendo”.
Tante le foto scattate e tante le emozioni vissute seppure concentrate in soli 60 minuti… Ho chiesto a Elizabeth, una delle operatrici sociosanitarie già in turno sei anni or sono, di regalarci le sue emozioni di oggi. Ed ecco cosa ha scritto “di getto”.
Ricordo il 21 luglio del 2006 come se fosse ieri, e sono passati sei anni!!! Mi viene in mente questo gruppo di operatori, me compresa, desideroso di cominciare a lavorare, di mettersi in gioco, con tanta voglia di fare una nuova esperienza… ci dicevamo: chissà se saremo in grado?!
Dopo la selezione del personale, la preparazione in questo nuovo campo “Le Cure Palliative”: c’erano molti dubbi ma anche una certezza, accettare la sfida!!!
Quindi arrivato il 21 luglio Vidas apre le sue porte: i primi ricoveri, i primi pazienti, due per l’esattezza, ce lo ricordiamo ancora.
In questi anni ci siamo presi cura di molti pazienti, li abbiamo accompagnati fino all’ultimo momento, accompagnando in questo percorso anche i famigliari. Momenti difficili vissuti insieme ma mi gratifica molto il fatto che ci dicano spesso che da noi si sentono a casa… vuol dire che tutto il lavoro eseguito da ogni singolo operatore permette davvero alle persone di vivere l’hospice come una casa.
Oggi come oggi mi sento di dire che siamo in grado di accogliere e accompagnare pazienti e famigliari nel percorso di fine vita, e che continueremo a lavorare per migliorarci ogni giorno di più, per far sì che Vidas continui ad offrire alle persone che hanno bisogno della nostra assistenza il meglio… per molti anni ancora!!!
Felice Anniversario Casa Vidas,
Elizabeth Jimenez
p.s.: come annunciato qui a metà giugno, anche se l’assistenza non andrà in vacanza ad agosto il blog se la prenderà più con calma. Vi aspettiamo ogni lunedì con un nuovo racconto per farvi compagnia sulla spiaggia, tra i monti o in città, ovunque voi siate!