Grazie alla fucina di idee e proposte dei nostri volontari sta nascendo un progetto con la scuola del Piccolo teatro di Milano per avere dei giovani attori in casa Vidas che regalino tempo e arte ai nostri pazienti e ai loro familiari.
Claudia, Federico e Domenico sono i primi tre ragazzi che si sono resi disponibili e diciamolo pure hanno avuto il coraggio di ” rompere il ghiaccio”. Sono un po’ agitati ed io con loro…poi iniziano con il primo sketch e l’atmosfera si rilassa immediatamente. Pausa primo tempo con il thè preparato dai volontari e altri due scene. Alla fine i volti intorno a noi, pazienti e familiari, mi sembrano più sereni, per un po’ hanno pensato ad altro….Grazie a questi tre ragazzi, alla loro bravura, alla loro voglia di dare!
Un altro lunedì di teatro ce lo racconta poi Federica che ha il dono di raccontare con lo stesso entusiasmo con cui vive ogni cosa….
“Fede vengono due fanciulli del Piccolo Teatro ad allietare un po’ i nostri pazienti della degenza.. Gilberto e Daniele non sono mai stati da noi, li accogli tu?” – mi chiede Monica.
“Volentieri, così vedo cosa fanno, come si muovono, non so cosa aspettarmi…..” – rispondo titubante.
Caspita, si son mossi benissimo!
Han mosso l’aria, la voce, la luce, le persone attirate verso di loro!
Era, buio, sera, ormai.. Una sera a teatro!
Un tasto ‘pause’ vero!
Breve e leggero, ma ho visto visi traghettati per un attimo in un altro mondo!Me li vedo arrivare con un ritardo per colpa di un nostro misunderstanding un po’ preoccupante…. giovani, giovanissimi! Poi non si trovava il libro col pezzo da leggere, poi non si trovava il plettro…. Aiuto…..
Sorridenti, gentilissimi, ma un po’ persi, un po’ titubanti, un po’ emozionati, un po’ impauriti….
Beh… Una volta partiti, si sono scaldati subito, però!
Dei leoni! Coraggiosi, vivacissimi, simpaticissimi, caldi….Vi dico solo che hanno aperto con un “L ‘uselin della comare…” che sappiamo un po’ tutti dove va a posare! E partire con un “uselin” in un hospice… Vi dice tutto della forza di questi fanciulli!
Una forza che non è data dall’incoscienza, ma dalla freschezza….
Sapevano bene dove sarebbero venuti ad esibirsi, e la loro iniziale paura era solo dettata dal garbo nei confronti di chi andavano ad incontrare…Non vi dico come han proseguito!
Speriamo vengano ancora, a stupirci, a farci sorridere, a usare la voce con forza, a muovere il corpo con intensità… Bellissimi!Vi aspettiamo ancora!!!
Largo ai giovani! Emozionati e coraggiosi!
Grazie!Federica