La morte, unica certezza della vita, il cui pensiero un po’ ci spaventa, per l’ignoto che porta con sé. Susana, OSS, ci presenta in poche righe una morte serena che ci aiuta ad alleviare un po’ la paura che solitamente la circonda.
Eravamo io e una mia collega. Stavamo facendo l’igiene a una paziente: una signora fragile fisicamente, in peggioramento, ma non a breve e non a ore…
Era terminata la crema protettiva e bisognava andare a prenderne una confezione nuova, quindi la mia collega si era assentata per farlo.
La paziente era sveglia, vigile, un po’ rallentata per la forte astenia [riduzione della forza muscolare, ndb].
Mentre attendevamo il ritorno della mia collega, la copro con il telo da bagno, ci guardiamo in faccia occhi a occhi, le chiedo scusa per i minuti di attesa. La paziente di circa 70 anni mi prende la mano e con un bel sorriso mi dice “non ti preoccupare”… Dopo alcuni secondi mi dice “SAI CHE STO MORENDO”… La guardo e le chiedo perché mi dice quello?
Nel frattempo vedo che con lo stesso sorriso tira lentamente la testa indietro e chiude gli occhi con il volto rilassato.
La chiamo con il suo nome ma non risponde più… nel frattempo arriva la mia collega e io le riferisco che la signora è deceduta. “Cosa?” – esclama! “Sì” – le rispondo e le racconto cosa è successo.
Sì: così se n’è andata, con un bel sorriso, tranquilla e serena.
È stata un’esperienza strana, ma mi ha lasciato un bel ricordo soprattutto per la calma della partenza.