Non poteva chiamarsi altro che Valentino il nostro volontario autista (ma non solo). Credo di essere tra le poche temerarie ad essere salita in moto con lui… Milano zona Fiera- Milano Porta Romana ora di punta: 8 minuti. Questo è Valentino, passione per le due ruote pari alla passione che mette nel suo essere volontario.
Succedono cose inaspettate nella vita di ognuno di noi, pensiamo di conoscerci bene e poi succede qualcosa che ci fa cambiare idea! A me è successo quando ho iniziato a fare il volontario in Vidas.
Mi è stato chiesto di accompagnare degli assistiti al day hospice con un’autovettura. Cosa c’è di strano? – si dirà – È la cosa più normale di questo mondo… Non per me che odio l’automobile, ancor più nel traffico di Milano, nelle ore di punta un vero tormento. Tanta però era la voglia di iniziare che ho accettato. Iniziai le prime assistenze così, ore di auto ogni settimana, assistiti anche lontani, due o tre ore al giorno, due volte la settimana, sempre noi, soli nel traffico. E cosa mi capita? Trovo tutto incredibilmente rilassante, questi tragitti diventano il nostro momento di intimità e di incontro al quale non possiamo più rinunciare. Il traffico è amico e complice, i tempi si dilatano, i percorsi si allungano per le vie di Milano, attraverso il centro storico, ogni tanto ci fermiamo con un’assistito per un caffè e i ricordi emergono…
Nelle assistenze lunghe qualche mese capita che si arrivi ad instaurare una complicità ed una confidenza che normalmente raggiungi dopo anni. È difficile esprimere in poche righe ciò che avviene in questi tragitti o quello che si prova quando suoni un campanello, gli occhi che ti aprono la porta e sono specchio dell’anima, la gioia di vederti che si legge nello sguardo, l’invito ad entrare nella casa come nel cuore.