La radioterapia è uno dei trattamenti più conosciuti per la cura dei tumori: meno noto è il fatto che questa terapia non venga usata solo con lo scopo di guarire un paziente oncologico. In questo caso parliamo di radioterapia palliativa, che ha come obiettivo alleviare il dolore delle persone in stadio oncologico avanzato. Vediamo quindi cos’è la radioterapia e cosa caratterizza la versione palliativa del trattamento.
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La radioterapia è uno dei trattamenti più comuni per i pazienti affetti da condizioni oncologiche: tuttavia, parlare di radioterapia in generale è riduttivo. A seconda della condizione specifica del paziente, infatti, esistono diversi tipi di radioterapia a cui ci si può sottoporre:
Anche i metodi di somministrazione possono variare da caso a caso: generalmente parlando, l’obiettivo della radioterapia, inclusa quella palliativa, è indirizzare con precisione le radiazioni sul tumore, per minimizzare i danni ai tessuti sani circostanti. Nel dettaglio, si possono distinguere due tipi di radioterapia:
Anche in questo caso, la risposta è diversa in ogni circostanza: quanto dura la radioterapia palliativa può variare in base alle condizioni del paziente, del tipo di tumore che sta affrontando e degli obiettivi terapeutici. Generalmente parlando, si può però affermare che il trattamento palliativo tende ad essere più breve rispetto alla radioterapia con scopo curativo.
Per definizione, la radioterapia palliativa ha come scopo principale il benessere fisico e mentale del paziente oncologico: i principali benefici della radioterapia palliativa sono quindi la riduzione del dolore, l’attenuazione di sintomi e il generale miglioramento della qualità di vita della persona malata. Questo tipo di terapia ha quindi uno scopo antalgico: una delle complicazioni che possono essere affrontate con la radioterapia palliativa sono, ad esempio, le metastasi ossee, che è uno dei malesseri più comuni causati dai tumori.
Come tutti i trattamenti, la radioterapia palliativa può causare degli effetti collaterali per il paziente: questi possono includere ad esempio un affaticamento. O ancora, alcuni pazienti potrebbero sperimentare nausea, vomito e altri disturbi digestivi temporanei. Anche in questo caso, il tipo di tumore o di condizione specifica di un paziente possono influenzare il modo in cui il corpo reagisce alla terapia.
La radioterapia palliativa può essere uno strumento importante per aiutare ad alleviare il disagio di un paziente: come le altre forme di cure palliative, ha infatti lo scopo principale di garantire la miglior qualità di vita possibile per le persone assistite. Uno scopo che, da sempre, rientra nella missione di VIDAS, che ogni giorno si impegna per sostenere numerose persone con malattie inguaribili e le loro famiglie.
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