In Casa VIDAS è custodito un libro speciale. Non è un registro clinico, né un diario di bordo: è il libro delle dediche, dove chi attraversa questo luogo – pazienti, familiari, amici – lascia una traccia scritta della propria esperienza. Pagine che raccolgono parole semplici e potenti, a volte tremanti, sempre sincere. Una memoria condivisa fatta di ringraziamenti, racconti, commozione e piccoli gesti d’amore che diventano eterni.
C’è chi scrive di aver navigato “in un mare in tempesta”, fino all’approdo sicuro di Casa VIDAS. Chi ringrazia per le carezze e i sorrisi che hanno restituito dignità a un corpo stanco. Chi, pur nel dolore, riconosce di aver vissuto giorni pieni di dolcezza e ascolto. Come Francesco, che ha lasciato scritto:
“Le mie lacrime sono di commozione per l’amore ricevuto, per le mani tese davanti alla mia fragilità. […] Questo amore mi ha insegnato a guardarmi con tenerezza, con occhi privi di giudizio. Penso che morire sarà come sentirsi una piuma che fluttua nel vento”.
Tra le testimonianze, anche quella di Sara, figlia di un paziente, che ha affidato poche parole a una frase essenziale:
“All’inizio pensavo ci volesse coraggio a fare il vostro lavoro. Ora so che invece ci vuole il cuore”.
Ogni pagina del libro delle dediche è un piccolo frammento di umanità che non si vuole perdere. Le parole raccontano che qui, in un hospice, può accadere qualcosa di inaspettato: la scoperta che il fine vita non è solo perdita, ma anche vicinanza, verità, ascolto. C’è gratitudine per l’accoglienza, per l’attenzione ai dettagli, per quella delicatezza che rende Casa VIDAS davvero una casa.
“In un momento da dimenticare” – scrivono i figli di Ivana – “siete stati un bellissimo ricordo”.
In occasione dell’anniversario dell’apertura di Casa VIDAS, il 21 luglio 2006, vogliamo celebrare queste voci, che ci ricordano ogni giorno il senso profondo del nostro lavoro. Leggerle è come entrare in punta di piedi nelle stanze della struttura: con rispetto, con ascolto, con il cuore aperto.
Perché anche quando le parole sembrano mancare, rimane la possibilità di lasciare una firma. Un pensiero. Un ultimo gesto di amore.