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01.07.2021  |  Donatori

Oltre la propria vita, quando la generosità disegna il futuro

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In dialogo con Antonella e Guglielmo, figli di una donna straordinaria, generosa per natura, mossa dall’etica di chi considera la propria fortuna un vantaggio da distribuire attorno a sé. Per accrescere le risorse della collettività intera.

In ricordo di Luisa Sormani

“Non sappiamo quale destinazione volesse dare la mamma al suo lascito, il testamento non dà indicazioni. È stata opera mia, ma sono abbastanza certa che ne sarebbe contenta. Finora non è arrivato nessun fulmine!”

Antonella Castelbarco ricorda con vivace naturalezza com’è nata l’idea di destinare l’importante lascito disposto dalla madre Luisa Sormani, mancata un anno fa, alla formazione dell’équipe di cure palliative pediatriche di Casa Sollievo Bimbi.

Lei stessa, accompagnando la mamma a visitare un caro amico ricoverato in Casa Vidas, non può dimenticare la visione “di una donna, in uno dei corridoi, con in braccio un bambino di quattro o cinque anni. È stato scioccante. Sapere che quell’immenso dolore sarebbe stato lenito in un luogo dedicato ci ha confortato”. Allora Casa Sollievo Bimbi era in fase avanzata di costruzione. Una volta completato, Antonella ha potuto visitare l’hospice pediatrico.

Luisa Sormani era un’amica VIDAS di lunghissimo corso. Aveva conosciuto, tramite amici comuni, Giovanna Cavazzoni: “Alcuni tra quegli amici sono come lei sostenitori di un’istituzione che ha sempre lodato, altri hanno ricevuto la vostra assistenza”.

Chiosa Guglielmo, figlio di Luisa: “La mamma considerava una forma naturale di giustizia, un dovere sociale, provvedere concretamente al sostegno di progetti virtuosi. Non faceva alcuna pubblicità ai suoi gesti ma di VIDAS raccontava spesso in famiglia, infatti il lascito non ci ha sorpresi”.

Grazie ad Antonella e Guglielmo, l’eccellenza di Casa Sollievo Bimbi sarà accresciuta anche dalla possibilità per i nostri colleghi di potere accedere a percorsi formativi specialistici, anche internazionali.

Accrescere il saper fare di tanti professionisti, così che la vita di pazienti e famiglie ne sia migliorata, è il senso autentico dell’eredità della madre che, ricorda Antonella, “amava la cultura, lo studio, la competenza”.

Il lascito in favore di un’associazione non profit

Il lascito è uno strumento per tutti. Ogni contributo è fondamentale, qualunque sia il valore del proprio patrimonio, ed è possibile disporre anche solo di parte dei propri beni. Si può indicare l’associazione o l’ente non profit come erede o semplice legatario anche redigendo un testamento olografo.

Il testamento olografo non richiede la presenza di un notaio né di testimoni ma soltanto che venga scritto interamente a mano, data e firma comprese, direttamente dal testatore, in grafia leggibile e senza correzioni. È importante sottolineare che nella successione testamentaria i propri cari sono sempre tutelati per legge, anche in caso di lascito a un’associazione.

Per saperne di più su questo gesto che può fare la differenza per le persone più fragili che riceveranno assistenza sociosanitaria gratuita e sollievo dalla sofferenza, visita il nostro sito dedicato ai lasciti testamentari e scarica la guida dedicata.

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