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21.12.2022  |  Pazienti e famiglie

Il diritto di scegliere

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Un incidente o l’improvviso aggravarsi di una malattia possono impedire di manifestare le proprie volontà su quali trattamenti sanitari accettare e quali no. Dopo un lungo percorso, anche in Italia esiste una legge, approvata in Senato il 14 dicembre 2017, che sancisce il diritto di esprimere queste scelte prima, nel pieno delle proprie facoltà mentali, attraverso la stesura delle disposizioni anticipate di trattamento. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 22 dicembre successivo, si tratta della legge 219, meglio nota come legge sul “biotestamento”.

Che cos’è il biotestamento

Il testamento biologico o “biotestamento” è un documento scritto, in cui una persona può dare disposizioni anticipate in merito a quali trattamenti e cure ricevere nel caso di malattia grave. Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) rappresentano quindi l’espressione libera e volontaria delle scelte di un individuo in merito a quali trattamenti sanitari, accertamenti diagnostici e scelte terapeutiche ricevere in caso di eventuale futura incapacità di decidere per sé stesso, a causa di una infermità mentale e/o fisica che possa impedirgli di intendere e di volere.

Nonostante la legge sulle DAT sia in vigore da cinque anni ormai, di testamento biologico si parla ancora poco e in modo impreciso, confondendolo spesso con l’eutanasia oppure con la donazione di organi. In base a una ricerca di Focus Management del 2019, in Italia meno delll’1% della popolazione ha redatto le DAT e solo il 19% dichiara di conoscere bene la legge che le regola e le procedure per depositarle correttamente. A tre anni da questa ricerca, ancora non ci sono segnali di inversione di rotta e il biotestamento resta uno strumento poco conosciuto e sotto utilizzato.

Perché scegliere di fare biotestamento

“Volevo evitare che mia figlia dovesse ritrovarsi a prendere decisioni del genere nei miei confronti o nei confronti di sua madre, senza alcun supporto” dice Ubaldo, biotestatore.

Non voler lasciare ai propri cari il peso di prendere decisioni importanti sulla propria salute in caso di incapacità, sgravandoli dall’incombenza di dover decidere per conto nostro nei momenti più difficili, figura tra le motivazioni principali che spingono una persona a scrivere un testamento biologico.

Ma non è l’unica: anche il desiderio di autodeterminarsi e sentirsi liberi di esercitare le proprie scelte gioca un ruolo importante, come spiega bene Paolo, che ha redatto le sue DAT con VIDAS: “credo che pensare alla morte con serenità, affrontare questo pensiero e prendere dei provvedimenti che nel caso ci permetteranno di essere più autonomi, più protagonisti e più padroni di noi stessi sia una scelta giusta da compiere e da consigliare.”

La campagna di sensibilizzazione di VIDAS e lo sportello biotestamento

VIDAS, che da 40 anni offre assistenza sociosanitaria gratuita ai malati inguaribili e alle loro famiglie, ha deciso di promuovere diverse azioni per favorire l’informazione corretta e imparziale sul testamento biologico.

Così è nata la campagna di sensibilizzazione “Biotestamento. Scegli adesso. Adesso che puoi”, forte del sostegno di personaggi del mondo della cultura, come la psicologa e scrittrice Silvia Vegetti Finzi, e dello spettacolo come la conduttrice Caterina Balivo, la speaker radiofonica Petra Loreggian e il musicista Saturnino.

“La scarsa conoscenza, spesso inficiata da pregiudizi di parte, di questo diritto e della legge che lo stabilisce, ci ha spinto a colmare il vuoto di informazione con un’azione di pubblica diffusione che auspichiamo possa essere la più ampia e capillare possibile” afferma Ferruccio de Bortoli, presidente VIDAS e lui stesso testimonial della campagna.

Tra le azioni di pubblica diffusione spicca sicuramente lo Sportello Biotestamento VIDAS, che offre gratuitamente la consulenza di un medico palliativista e di uno psicologo nella stesura delle disposizioni anticipate di trattamento.

Lo Sportello vuole rendere più facile esercitare il diritto di vivere fino agli ultimi istanti non solo nel modo più sereno possibile ma anche nel pieno rispetto dei propri valori di riferimento, offrendo la competenza di professionisti in grado di sciogliere con chiarezza dubbi e incertezze nella stesura delle DAT e offrire supporto in quello che può essere un percorso emotivamente difficile.

Il servizio è attivo presso la sede di VIDAS in via Ojetti 66 a Milano oppure online. Chiunque desideri avere informazioni o fissare un appuntamento può scrivere all’indirizzo biotestamento@vidas.it  o telefonare al numero 02 725 111. Sul sito vidas.it è anche disponibile il modulo DAT redatto dal Comitato scientifico dell’associazione.

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