“Papà, vengo a correre con te?”
Greta era ancora piccola, aveva 6 o 7 anni e io stavo allenandomi per correre le Ultratrail estive intorno al Monte Bianco. Ovviamente non poteva venire con me, e dopo averla salutata con un bacio correvo via lungo il sentiero nel bosco.
Poco tempo dopo, improvvisamente, scopriamo che un tumore incurabile si è sviluppato nel cervello di nostra figlia… Tutta la famiglia è sotto choc e in un attimo si ritrova catapultata in un turbine di chemioterapie, controlli, visite, medicine, fisioterapie, radioterapie… La nostra piccola Greta con grande pazienza e con tutto il nostro amore fa del suo meglio per sopravvivere, ma è una lotta durissima per una bambina di soli 8 anni.
L’ultima estate ci trasferiamo per un periodo nella nostra casa al mare e annullo la mia partecipazione alla UTMB (Ultratrail del Monte Bianco), ma Greta vorrebbe sempre correre con me. Non può fare più di 20 metri tutta storta, cammina male ed è deformata dal cortisone e dalle cure intensive che ha fatto negli ultimi 3 mesi. Allora io inizio a spingerla sulla carrozzina giù fino al paese, e poi di nuovo sulla collina fino a casa, lungo una stradina pedonale molto ripida. Non è la stessa cosa, ma corriamo insieme.
Ad ottobre scopriamo che la situazione è peggiorata e le cure non servono più. Noi genitori siamo spaventati, ma sua sorella Marta che studia medicina (e che oggi è oncologa) cerca sempre di rallegrarla. Tutti continuiamo a rassicurarla che la “pallina nella testa” sta per scomparire, ma purtroppo non è così. Ed è qui che incontriamo VIDAS. Quando in ospedale ci dicono che non ci sono più cure da fare subentrano loro. E da subito ci sentiamo confortati e aiutati.
Tutti i giorni un medico bravissimo si alterna a un’infermiera, e vengono a casa a curare Greta che nel frattempo ha compiuto 9 anni. Non solo la curano, ma ci aiutano a capire come aiutarla e a gestire una situazione così difficile. Così non c’è bisogno di andare in ospedale, ma possiamo stare tutti insieme nella nostra casa, nel nostro nido, dove le nostre figlie sono nate e cresciute e dove i nostri amici possono venire a trovarci e a darle tutto l’amore e i sorrisi, così importanti e necessari per andare avanti.
Per questo motivo non smetterò mai di sostenere VIDAS, che pochi anni dopo ha aperto Casa Sollievo Bimbi, un hospice specifico per i bambini. Un posto unico nel suo genere in Italia, dove i bambini e le loro famiglie vengono accolti in una struttura stupenda, progettata con tutti gli accorgimenti più innovativi e in cui anche la bellezza gioca un ruolo importante. Perché un ambiente bello può aiutarci a stare meglio. Greta spesso diceva “non voglio le cose tristi e non voglio la tristezza intorno a me”.
Oggi continuo a correre nella natura, non mi interessano più le corse su asfalto e le gare nelle città. Preferisco correre isolato nelle montagne e nei boschi, dove ho la sensazione che finalmente Greta riesca a correre con me.
A novembre andrò in Nepal a correre la Everest Trail Race una gara in altura a tappe nelle valli intorno all’Everest, e durante i 26mila metri di dislivello totali non solo correrò con mia figlia, ma insieme a tutti voi vorrei raccogliere altri fondi per Casa Sollievo Bimbi.
Alcuni traguardi che possiamo raggiungere insieme:
Puoi scegliere anche la donazione straordinaria: con 6.300€ contribuisci a una settimana di cure per i piccoli pazienti!