Milano, 9 giugno 2025 – Un portafoglio trasparente colmo di memorie, volti che si attraversano all’infinito, un corpo diviso tra la fatica della fabbrica e il respiro della poesia, visioni distopiche dove suono e immagine si rincorrono. Sono queste le immagini potenti e simboliche che hanno conquistato la giuria del concorso “Identità. Lo stupore oltre il sé”, promosso da VIDAS in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e Casa degli Artisti.
Dal concorso nasce anche una mostra collettiva, ospitata a Casa degli Artisti dall’11 al 14 giugno, che presenterà al pubblico le opere vincitrici insieme a una selezione di lavori tra i più significativi. L’esposizione, a ingresso libero (orario 12:00-19:00), sarà inaugurata martedì 10 giugno in occasione della cerimonia di premiazione.
Più di cento studenti e studentesse dell’Accademia hanno accolto la sfida lanciata dall’iniziativa, a conferma di quanto il tema dell’identità sia sentito e attuale per le nuove generazioni. Le opere ricevute, profondamente diverse per linguaggio e forma, hanno saputo esprimere sguardi acuti e originali, capaci di esplorare – tra pittura, video, installazione e sperimentazione digitale – i confini mutevoli del sé.
A vincere il primo premio nella categoria Arti Visive è Laura Serafini – 24 anni, di Bolzano – con “L’Alessandro”, un’opera che indaga l’identità quotidiana nascosta in un oggetto tanto semplice quanto carico di memoria: il portafoglio del padre, riprodotto in versione trasparente, che diventa contenitore poetico di tracce di vita: fotografie, biglietti, scontrini, carte.
Per la categoria Progettazione-Arti Applicate, il primo premio è andato al video “Reuma” di Andrea Kirill Bertolin – 26 anni, originario di Rostov, in Russia – che mette in scena il contrasto tra l’identità alienata del corpo operaio in fabbrica e quella poetica e resistente che cerca spazi di intimità, narrazione e libertà. Una doppia realtà che convive nello stesso corpo, tra alienazione e desiderio di espressione.
Due le menzioni speciali. Erika Martinazzoli – 44 anni, di Edolo (BS) – con “Glovәrs”, dà forma alle identità sfuggenti dei riders, figure-simbolo di una quotidianità urbana veloce e frammentata. I loro volti, sovrapposti in un flusso visivo continuo, raccontano l’alterità mutevole del nostro tempo: presenze anonime ma costanti, che attraversano le nostre vite senza mai fermarsi. Un’opera che restituisce visibilità a chi spesso resta sullo sfondo, in una società dove l’identità è movimento, intersezione, passaggio.
Giovanni Diano – 26 anni, nato a Vibo Valentia – con il video “Paranoid Android” propone un’esperienza immersiva e perturbante, dove immagine e suono si intrecciano in un flusso ipersensoriale. I riferimenti visivi si stratificano e si sovrappongono, generando una dimensione disarticolata in cui l’identità si dissolve e si frammenta. Un’opera che mette in crisi i consueti parametri di riconoscimento e invita a perdersi in un linguaggio accelerato e straniante.
«L’identità è il nodo attorno a cui si concentra ogni gesto artistico – commenta Italo Chiodi, docente della Scuola di Pittura all’Accademia di Brera e membro della giuria –. Sorprendente, sfuggente, molteplice: in ogni opera premiata e selezionata si intravede la tensione a riconoscersi o a perdersi, a sottrarre o moltiplicare elementi per evocare ciò che siamo. In una società dove i ritmi si accelerano e il contatto con le emozioni si assottiglia, l’arte diventa uno strumento di riemersione, un atto di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, per continuare a guardare il mondo con occhi aperti.»
«Da oltre quarant’anni VIDAS accompagna le persone con malattie inguaribili nei momenti più fragili della vita – dice Raffaella Gay, direttrice comunicazione e discipline umanistiche di VIDAS -. Fin dall’inizio, accanto all’impegno di cura, abbiamo scelto di promuovere la cultura come occasione per riflettere sul senso dell’esistenza, della relazione e del rispetto. Questo concorso nasce proprio da qui: dal desiderio di offrire ai giovani uno spazio autentico in cui esplorare, con libertà e coraggio, questi concetti.»
I quattro artisti premiati avranno l’opportunità di partecipare a una residenza artistica collettiva presso Casa degli Artisti, in programma tra l’autunno 2025 e l’inverno 2026, dove potranno confrontarsi, sperimentare e dar vita a nuove creazioni. «La collaborazione con VIDAS – afferma Valentina Picariello di Casa degli Artisti – s’inserisce in quella progettualità culturale e artistica con altri enti no profit che Casa degli Artisti porta avanti da anni, grazie alla condivisione di valori, relazioni e visioni. Luogo di residenza e fruizione della ricerca artistica, e in virtù di un rapporto sempre più consolidato con l’Accademia di Brera, la Casa ha scelto di offrire agli studenti e alle studentesse partecipanti non solo uno spazio dove esporre i propri lavori, ma soprattutto un periodo di residenza per gli artisti premiati dove avviare e sperimentare nuovi progetti».
A ciascun vincitore delle due categorie è stato inoltre assegnato un riconoscimento in denaro del valore di 1.000 euro, mentre le menzioni speciali hanno ricevuto un riconoscimento economico di 500 euro ciascuna.