
Il 17, 18 e 19 ottobre 2025 al Teatro Franco Parenti di Milano, torna INCONTRO, il Festival culturale di VIDAS.
Tre giorni di dialoghi, riflessioni, laboratori, performance, attorno a un tema forte e sfaccettato: imperfetta civiltà.
Tra i tanti ospiti: Antonio Scurati, scrittore, Marco Damilano, giornalista e saggista, Maria Bosco, content creator di GeoPop, Stefano Nazzi, giornalista e podcaster, Cristina Cattaneo, medico e antropologo forense, Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente VIDAS.
L’antropologa Margaret Mead indicava l’origine della civiltà in un gesto semplice ma rivoluzionario: la prima cura medica prestata a un altro essere umano. È proprio questo gesto che, ogni giorno dal 1982, gli operatori VIDAS rinnovano prendendosi cura dei più fragili, nel rispetto della loro dignità fino all’ultimo istante.
Che cosa sta davvero alla base della nostra civiltà? E quali valori tengono unite le relazioni in società sempre più complesse, in continuo cambiamento, spesso disorientate nel riconoscersi in un’identità comune e plurale?
Incontrare l’altro e renderlo visibile, accoglierlo con un posto nel proprio orizzonte, è un atto potente. Scardina pregiudizi, abbatte finzioni, dà nuova forza al concetto di civiltà. In un mondo sempre più individualista, vogliamo riscoprirci comunità.
TUTTO IL GIORNO
Una giornata dedicata alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori.
Anche l’agorà degli studenti rinnova l’appuntamento con un format nuovo, sviluppato in partnership con l’agenzia formativa La Fabbrica e il collettivo artistico DMAV.
Apertura con una lectio di Telmo Pievani, filosofo della scienza, per introdurre i ragazzi al grande tema di come le civiltà possano evolvere. Agli studenti il compito di confrontarsi sulle forme attraverso le quali società grandi e piccole traggono beneficio da quel che produce uno scarto alla norma, rompe l’ordine, persino aumenta la confusione. L’errore rivela opportunità, l’imperfezione apre al nuovo, inventa nuove possibilità di essere comunità e di riconoscersi in valori condivisi.
Grazie al sostegno di Fondazione Alia Falck.
Café Rouge | 9:00 – 11:30
Laboratori
Dedicato alle scuole su invito
Essere il cambiamento nel mondo
Con Mauro Bernardi, formatore e fondatore di Enjoyski Sport ODV, Massimiliano Ronchi, responsabile sviluppo ONG Accanto a Kibera, e Antonio Savoldi, agente di polizia e formatore
Moderano Stefano Bottelli, formatore, e Damiano Petitti, pedagogista e facilitatore
Prendere su di sé la responsabilità e la gioia di fare la differenza. Un compito da ragazzi. Spazio di incontro per gli studenti delle scuole superiori con Mauro Bernardi, formatore, Antonio Savoldi, agente di polizia e formatore, e Massimiliano Ronchi, esperto di sostenibilità con il sogno, già concreto, della cooperazione internazionale.
Foyer | 10:30 – 11:30
Lectio
Civiltà: elogio all’imperfezione
Con Antonio Scurati, scrittore
A difesa della nostra imperfezione, individuale e collettiva, uno straordinario scrittore e storico riflette sui concetti di democrazia, diritti e libertà. Quanto l’imperfezione ha trasformato, trasforma le comunità? Come agisce sul cambiamento? Quanto l’imperfezione muove verso una nuova società?
Sala Appartamento | 11:00 – 13:00
Laboratori
Ti vedo
Con Francesca Brandolini, psicologa e psicoterapeuta VIDAS, e Marta Scrignaro, pedagogista VIDAS
Un laboratorio esperienziale per raccontarsi e ascoltarsi, da soli e in gruppo, attraverso il corpo, la poesia e il disegno. Un piccolo viaggio per scoprire che anche le nostre imperfezioni possono diventare risorse preziose.
Serve solo un abbigliamento comodo… e un pizzico di follia!
Foyer | 12:00 – 13:00
Dialoghi
Fine lavoro mai. Fotografia di una nuova contemporaneità
In collaborazione con Domani
Con Francesca Coin, sociologa, Marco Damilano, giornalista e saggista, e Annalisa Monfreda, giornalista e co-fondatrice di Rame
Non siamo più quello che facciamo – il giornalista, l’insegnante, l’ingegnere. Non ci realizziamo più in una professione. Specie se abbiamo 20, 30, 40 anni. È finito il tempo delle rivendicazioni collettive. Viviamo semmai quello delle Grandi Dimissioni. Di fronte al crollo della solidarietà tra lavoratori e all’incertezza del futuro, il lavoro, forse, è davvero il banco di prova su cui si misura la tenuta della società.
Café Rouge | 12:00 – 13:00
Dialoghi
L’invenzione della memoria
Con Marco Aime, antropologo, Chiara Alessi, curatrice e saggista, e Adriana Cavarero, filosofa
Definire da dove veniamo per comprendere chi siamo e dove andiamo. La memoria costruisce la nostra identità collettiva e fonda i valori comuni su cui guardiamo al futuro. Essere consapevoli delle verità parziali che ci consegna la Storia, e il racconto imperfetto che ci costruiamo sopra, è fare esercizio di libertà.
Café Rouge | 14:30 – 15:30
Dialoghi
Avevamo sognato un mondo migliore
Con Antonio Pascale, giornalista e scrittore, Sofia Pasotto, attivista per il clima, e Paolo Pecere, filosofo e scrittore
Climate change, sostenibilità, ecologia.
Avevamo sognato il migliore dei mondi possibili. La tensione verso uno stato di felicità e benessere per tutti aveva già in sé una contraddizione profonda: la convinzione di poter crescere all’infinito senza conseguenze, ignorando il delicato equilibrio che ci lega al mondo animale, vegetale, alla biodiversità.
Si può rinunciare alla nostra posizione di dominio sulla natura e riconoscere l’interconnessione di tutti gli esseri viventi?
Il modo in cui raccontiamo l’ambiente non ha niente di naturale.
Sala Appartamento | 14:30 – 17:00
Laboratori
Specchi di sé: incontro con gli opposti che ci abitano
Con Roberta Brugnoli, formatrice e counselor, e Maria Elena Rossit, counselor e performer
Un laboratorio esperienziale per esplorare il dialogo tra la nostra parte femminile e quella maschile. Attraverso un training teatrale e pratiche di bioenergetica entreremo in contatto con le due energie che ci abitano, riconoscendole non come opposti da separare, ma come forze da integrare per un maggiore equilibrio e autenticità.
Foyer | 15:30 – 16:30
Dialoghi
Quanti Amori
Con Annalisa Ambrosio, scrittrice, Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, e Simonetta Sciandivasci, giornalista
Viaggio post-romantico nell’universo sorprendente delle relazioni contemporanee.
La famiglia si raccoglie non più soltanto intorno a vincoli di sangue ma sceglie nuovi legami e relazioni. Le diverse forme del discorso amoroso.
Foyer | 17:00 – 18:00
Dialoghi
Un solo grande cervello?
Con Stefano Allovio, antropologo, Maria Bosco, content creator di GeoPop, e Laura Cancedda, neuroscienziata
Come cambia il nostro cervello al tempo della globalizzazione? Cos’è la plasticità cerebrale nell’Antropocene? Essere immersi in un ambiente digitale – in apparenza lo stesso da Sidney a Vancouver e da Buenos Aires a Stoccolma – darà forma a un pensiero solo?
Café Rouge | 18:30 – 19:30
Dialoghi
Chi si occuperà dei nostri genitori?
In collaborazione con Will Media
Con Camilla Ferrario, autrice e content creator Will Media, Giada Lonati, medico e direttrice sociosanitaria VIDAS, e Simone Tempia, autore di Vita con Lloyd
A partire dal video reportage Chi si occuperà dei nostri genitori? prodotto da Will Media in collaborazione con VIDAS, un talk per riflettere su cosa significa davvero prendersi cura. Un tema che non riguarda solo chi è già caregiver, ma anche chi — magari per la prima volta — comincia a chiedersi “Cosa succederà quando i miei invecchieranno? Chi si prenderà cura di loro? E io, sarò pronto?”.
Un incontro per ascoltare storie vere, porre domande e trovare qualche risposta.
Sala Testori, Palazzina dei Bagni Misteriosi | Dalle 20:30
Performance
Ophelia, primo studio
Una performance di Luca Giacomoni
Con Giulia Quacqueri
Ispirata all’Amleto di William Shakespeare
Traduzione di Paolo Bertinetti
Prodotta da Video Sound Art per VIDAS
A cura di Laura Lamonea
Creazione della marionetta Ivan Terpigorev
Produzione Lino Palena
Si ringrazia il Centro Teatro Attivo per il supporto alla produzione
Ophelia, primo studio è il tentativo di far riemergere una voce che si credeva perduta: quella di Ofelia, ridotta al silenzio e trascinata dalle parole altrui. A partire dai frammenti dell’Amleto di Shakespeare e dall’universo visivo di Francesca Woodman, torna – vulnerabile e ostinata – in uno spazio in rovina, per restituire forma a ciò che non è stato ascoltato. Non un discorso, ma echi, frammenti, gesti che diventano danza. Nel silenzio qualcosa lentamente si ricuce, come uno strappo invisibile. Una figura che si muove tra la fine e l’inizio, tra oblio e rinascita. Ophelia non vuole spiegare né denunciare: è un invito ad abitare e a lasciarsi attraversare da ciò che resta ai margini. Ofelia non è più un personaggio, ma una presenza che ci attraversa, ci guarda e ci interroga.
A dare forma a questa visione: una proposta della curatrice Laura Lamonea e l’incontro con la danzatrice Giulia Quacqueri.
Sala Appartamento | 10:30 – 12:30
Laboratori
Per bambini 9-10 anni
Guardare oltre
In collaborazione con ARTis
Con Lucia Forneris e Anna Moglia, arteterapeute, e Marta Scrignaro, pedagogista VIDAS
Un laboratorio creativo per divertirsi e raccontarsi attraverso il gioco con materiali diversi. Un piccolo viaggio artistico per scoprire come anche le nostre imperfezioni possono diventare risorse preziose!
Foyer | 11:00 – 12:00
Dialoghi
Quale giustizia per gli ultimi?
Con Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente VIDAS, e Gustavo Zagrebelsky, giurista e presidente emerito della Corte Costituzionale
Una rilettura del testo costituzionale alla luce di quei principi valoriali che ci riguardano e ci interrogano come democrazie e comunità di cittadine e cittadini. Principi di giustizia sociale, difesa dei diritti di chi è più fragile, accoglienza, solidarietà, eguaglianza…che restituiscono alla Costituzione la sua funzione di “casa comune”.
Foyer | 12:00 – 13:00
Dialoghi
Morte, se ne parla
In collaborazione con Fondazione Faro
Pensare oltre gli schemi e gli stereotipi con una riflessione su un cambiamento culturale di cui siamo testimoni. Le nostre rappresentazioni sulla morte nelle parole di una tanatologa, che considera come la nostra fine sia divenuta parte di un discorso pubblico via via più intenso, che il venir meno di riti funebri rinforza, e di un’antropologa forense, che restituisce la giusta sepoltura e onora tutte le persone morte, qualunque siano le circostanze in cui hanno perso la vita, in fuga verso un Paese straniero o vittime di un gesto omicida.
Café Rouge | 14:30 – 15:30
Dialoghi
La città che cura
In collaborazione con Fondazione Faro
Una testimonianza legata a progetti in atto in Italia, a Torino, e fuori, dove il movimento delle compassionate communities è sperimentato e praticato da almeno una ventina d’anni. Una compassionate community rilancia l’idea di una rete a servizio della sofferenza dei soggetti fragili, malati, anziani, soli. Perché la perdita, che sia legata alla malattia o al lutto, richiama una responsabilità collettiva e il più ampio coinvolgimento nella presa in cura.
Café Rouge | 16:00 – 17:00
Dialoghi
Ermanno Olmi. Lo sguardo poetico sulla vita
Con Romano Madera, filosofo e psicanalista, e Marco Manzoni, autore
“Il fiume è una metafora della vita. Io sono quasi vicino alla foce, non so quanto grande o piccolo sia io come fiume ma so che non finirò mai di essere acqua e luce”.
Dopo la proiezione di un estratto de Il primo sguardo, film conversazione di Marco Manzoni, il dialogo si muove attorno ai valori e alla visione della vita di Ermanno Olmi, maestro del cinema del Novecento e figura straordinaria di uomo, poeta, artista. Si ragionerà di poesia e di perdono, di pace e di lavoro, di futuro e di amicizia con la Terra.
Sala Appartamento | 16:00 – 18:00
Laboratori
CICATR/CI
A cura di Fondazione Bullone
Ideata da Fondazione Bullone, CICATR/CI è un’esperienza artistica, percettiva e partecipativa, che indaga se stessi e il mondo. Rivisitando due icone classiche, la Venere di Milo e il David di Michelangelo, ogni partecipante trasformerà la propria fragilità in segno artistico, creando il proprio bozzetto e quindi un’opera che si unirà alle altre, in un’installazione corale. Fondazione Bullone da sempre promuove una prospettiva sulla società dove la trasformazione della fragilità è un valore.
Foyer | 17:00 – 18:00
Dialoghi
Con lo sguardo teso verso la meraviglia
Con Cristina Arcidiacono, pastora battista, Amedeo Balbi, astrofisico e divulgatore scientifico, e Raffaella Gay, direttrice comunicazione e discipline umanistiche VIDAS
Chi indaga il mistero dell’universo, che indossi l’abito dello scienziato o quello del teologo, si trova di fronte alla stessa urgenza di spiegare il fondamento di tanta perfezione. Stare nella domanda, non smettere di cercare, dare senso e nome all’ignoto: cosa – o, forse, nei panni del credente, chi – c’è all’origine del tutto?
Foyer | 18:00 – 19:00
Dialoghi
Parole sotto indagine
Con Laura Campanello, analista filosofica (Abof), Federico Faloppa, linguista, e Stefano Nazzi, giornalista e podcaster
Quello che diciamo dà forma al mondo che abitiamo. Le nostre parole dicono cosa è vicino e cosa lontano, il dentro (chi è dentro) e il fuori. Mettono etichette ed emettono sentenze, giudicano e pretendono di definire l’altro. Decidono chi è innocente e chi colpevole. Eppure, hanno il potere di accogliere, curare e restituire dignità.
Sabato dalle 11:00 alle 19:30
Domenica dalle 10:30 alle 13:00
La Piccolina
Exhibition
LIFE IS
A cura di DMAV – Art Ensemble
LIFE IS è un’installazione creata dal Collettivo DMAV appositamente per VIDAS. Uno spazio immersivo ed essenziale, fatto di luci al neon e suoni, dove ogni persona può vivere un’esperienza emozionale e partecipativa.
I partecipanti entrano in una total room dove possono registrare la propria voce, rispondendo a una domanda radicale: Per te, qual è il senso della vita?
Le voci vengono poi riprodotte in loop, creando una colonna sonora collettiva che accompagna il percorso visivo con parole, emozioni, silenzi.
LIFE IS è un invito a condividere un pensiero, a lasciare una traccia.
Perché, dopotutto, in qualsiasi punto del nostro percorso di vita ci troviamo, possiamo dire ancora una volta che “Life is (a Stage)” – e ognuno può scegliere come entrarci.
Guarda gli highlights del 2024 e scopri di più sulla precedente edizione del Festival Incontro