Ti serve assistenza sanitaria?
04.10.2018  |  Aggiornamenti

L’atmosfera dei charity londinesi nei nostri Christmas Shop

Condividi

Paola è stata una volontaria Vidas all’interno del nostro primo Christmas Shop, a Natale 2016. Mi ha colpito subito – una bella donna, bionda e sorridente, vivace e attiva, con una propensione spiccata all’organizzazione. Mi ha raccontato di essere stata una manager, di vivere la gran parte dell’anno a Londra e di avere risposto all’annuncio in cui cercavamo volontari commessi perché da anni lo è, in effetti, in una città dove i charity shop sono parte del paesaggio urbano ordinario e molto frequentati. Nel suo scritto ritrovo la stessa atmosfera di rilassata calma dei nostri negozi solidali, che sono luoghi di chiacchiere e di incontro oltre che posti dove scegliere regali per sé o per chi amiamo. Natale arriva un po’ prima per me, da quando allestiamo con i volontari i negozi: un’isola dove accogliere persone a cui raccontare di noi, di Vidas, nello spazio di un sorriso, un biglietto d’auguri, il fiocco di un pacchetto confezionato con cura.

Christmas Shop

In attesa che i nostri Christmas Shop aprano le porte – il primo il 5 novembre su corso di Porta Romana, il secondo il 3 dicembre in via Verri – ecco il racconto dell’esperienza di Paola, appassionato e puntuale.

Incontrare un charity shop per le vie inglesi è davvero facile: basta camminare in qualsiasi zona della città. Il mio interesse è nato dopo il trasferimento in Inghilterra e l’idea del volontariato in un charity shop mi è piaciuta da subito anche perché soddisfaceva alcuni obiettivi personali e mi consentiva di restituire, anche se in piccolissima parte, e in un altro luogo geografico, il tempo e le cure che mi erano stati dedicati in occasione di un malattia.
Mi sono presentata nel negozio dove volevo lavorare e ho compilato un modulo, il giorno successivo ho sostenuto un’intervista con la responsabile e la settimana successiva ho cominciato.

Le mansioni del volontario variano, a secondo dell’età e dell’esperienza. Quale italiana (quindi persona di buon gusto, secondo loro) sono stata da subito nominata responsabile della vetrina, per cui 2 volte alla settimana devo rifarla.

Il volontariato è riconosciuto come servizio sociale dalle scuole e per gli studenti fa punteggio, per cui ci sono anche diversi ragazzi, spesso minorenni, a cui sono lasciati i lavori di minore responsabilità.

I volontari curano lo spazio di vendita il cui layout è deciso dall’associazione in base alla tipologia di negozio e si occupano di tutto, dall’esposizione della merce, alla vendita, al riassortimento degli articoli.

La prima attività (considerata molto importante) consiste nel dividere quanto ricevuto: ogni giorno in negozio arriva qualcosa e vengono registrate le donazioni, non importa quanto siano corpose. Lavorando al negozio di Wimbledon Village, situato in una zona di grande benessere, abbiamo spesso donazioni importanti: un giorno, mentre ero di turno, una signora ha lasciato 4 sacchi della spazzatura colmi di pezzi firmati, da Dolce & Gabbana a Prada, purtroppo erano tutti di un’altra taglia rispetto alla mia, ma abbiamo rifatto la vetrina al volo e sono stati venduti tutti in un attimo.

Il negozio è frequentato da diversissime tipologie di clienti, ma è proprio la mentalità che è diversa. A Londra il tempo è mutevole, per cui se esci di casa la mattina con il sole non hai bisogno di un maglione o di un ombrello: se cambia il tempo le persone entrano, cercano un golf da poco e se ne vanno indossandolo.

I miei clienti preferiti sono gli anziani: di solito arrivano negli orari più tranquilli, entrano per dare un’occhiata ma anche per fare una chiacchierata, che vale per loro e per me più di ogni cosa. Hanno tempo e spesso nessuno che li ascolta, per cui si fermano volentieri finché arriva l’ora di pranzo e il negozio si riempie velocemente delle persone in pausa; allora se ne vanno per tornare un paio di giorni dopo.

Non esiste un profilo tipo del candidato volontario, i miei colleghi sono persone completamente diverse tra loro per etnia, estrazione sociale, età e modo di vivere, ma sono tutti molto seri rispetto all’impegno preso.

La mia esperienza è stata fino ad oggi molto positiva: amo quello che considero un po’ il mio lavoro in UK, anche se non retribuito, e vedo che pian piano hanno imparato a fidarsi di me, mi coinvolgono nelle iniziative e spesso apprezzano i suggerimenti.

E poi il charity shop resta sempre un luogo che mi ricorda di ringraziare ogni giorno per la nuova vita che mi è stata donata: sorridere a chi entra è come sorridere alla vita stessa.

Scopri tutte le categorie di racconti VIDAS

Operatori
Scopri ora
Volontari
Scopri ora
Donatori
Scopri ora

Scopri tutte
le categorie
di racconti
VIDAS

Novità

La sezione novità è dedicata a te, per rimanere sempre al passo con ciò che succede in VIDAS: qui troverai tutti gli aggiornamenti sulle attività e le nuove possibilità per sostenerci, i prossimi eventi e le iniziative culturali in programma.
Scopri tutti gli articoli

Cultura

Un’intensa attività culturale affianca da sempre quella assistenziale: in questa sezione approfondirai la filosofia ispiratrice di VIDAS e aprirai la mente a una riflessione più ampia su tematiche esistenziali e sociali, sul vivere e sul morire.
Scopri tutti gli articoli
back to top
Stai navigando con Internet Explorer, non tutte le funzionalità di questo sito vengono garantite su questo browser. Per navigare il sito in sicurezza ti consigliamo di usare Chrome, Safari o Firefox.