Ti serve assistenza sanitaria?
20.06.2024  |  Operatori

Le note della vita

Condividi

Letizia e Silvia si dedicano alla cura degli altri attraverso la musica. “Vedere i pazienti sorridere è la ricompensa più grande“.

Musica in casa VIDAS

“Tutti hanno una canzone del cuore.” E un musicoterapeuta è lì per cantarla insieme. È quel che fa ogni settimana Letizia Casella, musicoterapista in Casa VIDAS, con il canto e la chitarra, dando possibilità ai pazienti di esprimere le proprie emozioni, richiamare ricordi e condividere la storia di ognuno. “Cantiamo canzoni che hanno amato da bambini o ragazzi, che hanno cantato con figli e nipoti, brani dei loro artisti preferiti. Una volta una paziente mi ha insegnato un canto tradizionale del suo paese e lo abbiamo cantato tutti insieme.”

Letizia propone sedute individuali e collettive, a seconda del bisogno. Nelle sessioni di gruppo raccoglie pazienti e caregiver nella sala comune o, con il bel tempo, in terrazza. “La chitarra è un ottimo strumento di accompagnamento ed è anche capitato che a un paziente, che da anni non ne toccava una, sia tornata la voglia di prenderla in mano e suonarla!”

Per chi ha difficoltà a comunicare a parole, la musica è un mezzo per condividere le proprie emozioni. “L’intervento di musicoterapia utilizza il suono e la musica come mediatori della relazione terapeutica. Entrando in rapporto con i pazienti attraverso l’ascolto musicale e, se la situazione lo consente, la pratica attiva della musica, è possibile fargli sperimentare dei momenti di benessere nel presente, per quanto faticoso possa essere. Quando vedo un paziente molto teso o agitato riuscire ad abbandonarsi alla musica e trovare un momento di serenità mi sento appagata,” afferma Letizia.

“La musica è un linguaggio universale, può superare le barriere della malattia e dell’età”.

Lo stesso discorso vale infatti per i pazienti pediatrici, come sottolinea Silvia Meroni, musicoterapista in Casa Sollievo Bimbi: “Vedere un bambino silenzioso e chiuso riuscire a esprimere le proprie emozioni attraverso la musica è un’esperienza magica. La musicoterapia gli permette di essere se stesso e di sentirsi accolto e amato.”

Con i pazienti più piccoli, spesso nati con patologie che non consentono l’espressione verbale, Silvia utilizza campane tibetane, piccole percussioni e soprattutto l’arpa, “perché si può avvicinare o addirittura posizionare sul lettino dei pazienti, consentendogli di sperimentare in prima persona il suono e di godere delle vibrazioni delle corde. Grazie alla musicoterapia e alla possibilità che offre di poter comunicare senza parole riusciamo a cogliere i mondi interiori dei bambini, la loro espressività, le loro caratteristiche.”

In VIDAS la musicoterapia è parte del percorso di cura dei pazienti. Grazie a professionisti come Letizia e Silvia, la musica diventa una fonte di conforto durante la malattia. Oltre ai benefici fisici ed emotivi, la musicoterapia permette a pazienti e familiari di trascorrere momenti di gioia condivisa, creando ricordi preziosi. Conclude Letizia:

“La musicoterapia non guarisce la malattia, ma offre un sostegno concreto nella gestione del dolore e di altri sintomi. La musica non ha confini e giunge là dove la parola non arriva.”

Questo articolo è stato tratto dal Notiziario VIDAS.
Leggi l’ultimo cliccando QUI

Scopri tutte le categorie di racconti VIDAS

Operatori
Scopri ora
Volontari
Scopri ora
Donatori
Scopri ora

Scopri tutte
le categorie
di racconti
VIDAS

Novità

La sezione novità è dedicata a te, per rimanere sempre al passo con ciò che succede in VIDAS: qui troverai tutti gli aggiornamenti sulle attività e le nuove possibilità per sostenerci, i prossimi eventi e le iniziative culturali in programma.
Scopri tutti gli articoli

Cultura

Un’intensa attività culturale affianca da sempre quella assistenziale: in questa sezione approfondirai la filosofia ispiratrice di VIDAS e aprirai la mente a una riflessione più ampia su tematiche esistenziali e sociali, sul vivere e sul morire.
Scopri tutti gli articoli
back to top
Stai navigando con Internet Explorer, non tutte le funzionalità di questo sito vengono garantite su questo browser. Per navigare il sito in sicurezza ti consigliamo di usare Chrome, Safari o Firefox.