La pulizia del cavo orale è una regola di igiene quotidiana che abbiamo imparato sin da bambini a rispettare e che fa parte di quei gesti apparentemente banali, ma essenziali per preservare la nostra salute e la nostra dignità. Questo è altrettanto vero nel caso di persone malate che non possono alzarsi dal letto, e che quindi non possono lavare i denti da soli e hanno bisogno di un aiuto per effettuare questa semplice, ma fondamentale operazione. In questo articolo cercheremo di spiegare a chi assiste un malato in casa come eseguire una corretta igiene del cavo orale, grazie anche ad un video tutorial, realizzato con la collaborazione di Nadia Tosi, infermiera VIDAS.
Quando una persona ha una malattia che la costringe a rimanere tutto il giorno a letto, sicuramente i suoi pensieri e le sue preoccupazioni, così come quelle del suo caregiver, sono rivolte a trovare le cure più adatte a guarire o, in caso di malattie inguaribili, a curare ed alleviare i sintomi, al fine di migliorare quanto più possibile la qualità della sua vita. Anche la pulizia di denti, bocca e gengive assurge a questo scopo e non va assolutamente sottovalutata, anche se il malato è incosciente o si nutre solo con alimentazione artificiale. Essa, infatti, serve non solo ad eliminare i residui di cibo e a ridurre il rischio di infezioni e infiammazioni causate dall’azione dei batteri presenti nella bocca, ma anche a garantire un maggior comfort nel paziente, riducendo di fatto il rischio di alitosi e migliorando il suo stato psico-fisico generale. Insomma, non bisogna sottovalutare l’importanza che l’igiene orale ricopre nell’assistenza di una persona malata in casa, sia per la sua salute fisica sia per il suo benessere interiore. Ecco perché è una prassi fondamentale che andrebbe eseguita ad ogni pasto e, nel caso in cui questo non fosse possibile, è importante eseguirla almeno la mattina e la sera, per evitare che nella notte i residui alimentari creino infezioni e cattivi odori al risveglio.
Il grado di autonomia e di competenza del paziente determinano una diversa gestione di questa operazione; quindi, le procedure da effettuare per la pulizia dei denti variano a seconda che la persona sia autosufficiente, semi-autonoma o totalmente dipendente. Tutti e tre questi casi sono accomunati dal fatto che la persona malata non può alzarsi dal letto e necessita dell’assistenza di un’altra persona nell’effettuare queste operazioni.
Per aiutare il malato ad eseguire l’igiene orale, il caregiver deve innanzitutto metterlo in posizione seduta, usando i comandi del letto articolato che permettono di alzare la testiera; quindi, deve procurarsi i seguenti materiali:
Vediamo quindi come eseguire una corretta igiene orale, distinguendo le procedure a seconda delle condizioni di salute della persona allettata.
Se il paziente è autonomo, l’ideale è che sia lui stesso a lavarsi i denti da solo. Questo gesto, apparentemente banale, è in realtà molto importante per lui, perché gli permette di conservare le sue abilità residue e mantenere un certo grado di indipendenza nello svolgere anche piccoli gesti quotidiani. In questo caso, il caregiver si limita ad assisterlo, mettendolo in posizione seduta e posizionando un tavolino su cui poggiare un catino. Con spazzolino, dentifricio e asciugamano, il paziente si può così spazzolare i denti da sé e sputare nel catino l’acqua in eccesso.
Se la persona allettata non ha la possibilità di spazzolarsi i denti autonomamente, ma può tenere la bocca aperta e sputare, è il caregiver ad occuparsi della pulizia di denti, gengive laterali e lingua: l’operazione va fatta con molta delicatezza, indossando guanti monouso e usando uno spazzolino morbido. Il tutto va eseguito con calma, assecondando le esigenze del malato, che variano molto a seconda delle sue condizioni di salute. Al termine della pulizia, il paziente si limita a bere e sputare nel catino e il caregiver lo aiuta ad asciugare la bocca e a sdraiarsi nuovamente, se il paziente lo richiede.
Quest’ultima condizione prevede che il malato non sia in grado di eseguire nessun ordine, in quanto si trova in uno stato soporoso che non gli permette di rispondere ad alcuna richiesta. In questo caso, è consigliabile lavare i denti con uno scovolino di gommapiuma, facilmente reperibile in farmacia. Questo va imbevuto di acqua e bicarbonato o con un collutorio non alcolico, per evitare che bruci, a maggior ragione se ci sono piccole lesioni. Prima di iniziare il lavaggio vero e proprio, il caregiver deve indossare dei guanti monouso e strizzare lo scovolino, quindi passarlo su denti, gengive e lingua.
Se il paziente è soporoso e non consuma pasti, ma si nutre solo con alimentazione artificiale, l’igiene della bocca è comunque necessaria: spesso questi pazienti dormono a bocca aperta, e se si omette l’igiene si rischia che si secchino le mucose, si creino lesioni o ancora i batteri presenti in bocca possono dare cattivi odori e provocare infezioni. In questi casi l’igiene del cavo orale va fatta almeno una volta al giorno e se il paziente non ha denti ma dentiera, come nel caso di molti pazienti anziani, va rimossa la dentiera e fatta sulle gengive.
Nei paragrafi precedenti abbiamo fornito alcuni utili consigli a chi assiste un proprio caro in casa per aiutarlo a svolgere un gesto quotidiano come quello della pulizia del cavo orale di una persona allettata. Ovviamente questa attività viene svolta anche all’interno di Casa VIDAS e Casa Sollievo Bimbi, le due strutture residenziali che ospitano adulti e bambini con malattie inguaribili. Si tratta di persone che non possono essere curate a casa e che vengono accolte nei due hospice di VIDAS, dove trovano sempre personale sociosanitario altamente qualificato e disponibile a venire incontro a tutte le loro esigenze. Dunque, in questi casi chi si occupa dell’igiene del cavo orale dei malati ricoverati in hospice? Sono due le figure professionali che hanno il compito di svolgere questa delicata attività: da un lato ci sono gli infermieri, che ogni giorno assistono i pazienti in vari aspetti, da quelli puramente sanitari fino alla soddisfazione dei loro bisogni primari; dall’altro ci sono gli operatori socio-sanitari (OSS), responsabili della cura e dell’accudimento del malato, perseguendo il loro benessere attraverso gesti amorevoli e competenti.
Per maggiori informazioni sulle procedure di pulizia del cavo orale nei pazienti allettati, vi invitiamo a guardare questo video tutorial, realizzato con la collaborazione di Nadia Tosi, infermiera in Casa VIDAS.
Il presente video tutorial non sostituisce la consulenza del vostro medico curante