Il concorso artistico Identità, lo stupore oltre il sé, promosso da VIDAS in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e Casa degli Artisti, si avvicina alla sua fase conclusiva. Martedì 10 giugno 2025, alle ore 18.30, presso la Casa degli Artisti di Milano, si terrà l’evento di premiazione che celebrerà le opere più significative realizzate dagli studenti partecipanti.
A seguire, da mercoledì 11 a sabato 14 giugno, dalle 12.00 alle 19.00 sarà aperta al pubblico una mostra collettiva che esporrà una selezione delle opere ricevute. Location della mostra sarà sempre Casa degli Artisti, luogo simbolico della produzione culturale milanese, da sempre attento alla promozione dei giovani talenti.
Dal 26 marzo al 24 maggio 2025, gli studenti dell’Accademia di Brera sono stati invitati a partecipare a un concorso artistico che li vede protagonisti nella creazione di opere originali e inedite. Il bando è stato aperto a tutti gli anni accademici e ai due percorsi di studio afferenti ai Dipartimenti di Arti Visive e di Progettazione e Arti Applicate.
L’obiettivo è quello di esplorare, attraverso qualsiasi forma espressiva – pittura, scultura, installazione, videoarte, fotografia, ecc. – la nozione di identità intesa come condizione in continua trasformazione. L’identità viene qui interpretata non come qualcosa di statico o definito, ma come un dono collettivo, frutto della relazione con l’altro, dello sguardo che ci attraversa e ci racconta. Un processo di costruzione e ricostruzione costante, che si nutre della pluralità delle esperienze e del confronto con la comunità.
La Giuria tecnica che si riunirà per selezionare le opere vincitrici sarà composta da docenti e professionisti dell’Accademia, affiancata da rappresentanti di VIDAS e di Casa degli Artisti.
Il concorso ha chiesto ai giovani artisti e artiste di confrontarsi con una domanda esistenziale e collettiva: che cos’è l’identità? Quanto di ciò che siamo è davvero frutto di scelte autonome, e quanto invece è il risultato delle relazioni, dei legami, delle esperienze – anche traumatiche – che ci hanno attraversato?
“Sono una parte di tutto ciò che ho incontrato”: da questo assunto ha preso forma l’invito a riflettere su un’epoca in cui l’Io è continuamente sollecitato a mostrarsi performante, coerente, competitivo. Eppure l’identità, come ricorda il filosofo Umberto Galimberti, non è un blocco monolitico: è un dono che ci viene offerto nella relazione con l’altro, nello sguardo che ci riconosce e ci restituisce a noi stessi. In questo senso, è una costruzione fragile e dinamica, che cambia e si evolve nel tempo.
L’incontro con l’altro – e con la sua sofferenza – è centrale anche nell’esperienza di VIDAS. La relazione di cura, che si fonda sull’ascolto profondo e sull’accoglienza della fragilità, diventa un luogo in cui l’identità si ridefinisce alla luce della condivisione.
Come cambia la nostra percezione di noi stessi quando ci confrontiamo con la malattia, con il dolore, con il limite?
Il lavoro artistico diventa così uno spazio di traduzione e trasformazione di questi interrogativi. Non una risposta, ma un’apertura: un dialogo tra ciò che accade dentro e fuori di noi. Un’occasione per restituire, attraverso l’opera, le tracce lasciate dal contatto con l’altro, e per immaginare nuove forme di umanità condivisa.
La Giuria tecnica che si riunirà per selezionare le opere vincitrici sarà composta da docenti e professionisti dell’Accademia, affiancata da rappresentanti di VIDAS e di Casa degli Artisti.
Attraverso questa iniziativa, VIDAS rinnova il proprio impegno nel promuovere occasioni di riflessione e incontro tra mondo artistico e tematiche esistenziali, in un’ottica di sensibilizzazione culturale che coinvolge le nuove generazioni.