La parola Comunità mi ha sempre affascinato, dai tempi in cui da piccolo andavo al paese di mia nonna dove la comunità aveva un senso forte, reale, tangibile. Le persone erano unite nella buona e nella cattiva sorte.
L’etimologia della parola, derivato di commùnis ovvero ‘che compie il suo incarico insieme’, racchiude il senso profondo della condivisione. Una Comunità può dirsi tale quando si condividono la gioia, il dolore, la fatica e l’entusiasmo di lavorare insieme per il bene di tutti. Ecco perché, se penso ad una parola da associare a VIDAS, mi viene in mente Comunità. L’esperienza comincia da coloro che serviamo, da coloro con cui lavoriamo per servire, e si esprime attraverso le cose che facciamo tutti i giorni.
Altrettanto importante è capire se siamo efficaci nel nostro lavoro. Per questo abbiamo fatto un’indagine interna sul clima e le dinamiche organizzative, i cui risultati ci confermano che stiamo camminando insieme, che la nostra organizzazione, in cui convivono persone giunte da pochi mesi e altre che sono qui da oltre vent’anni, professionisti sanitari e non, sta costruendo il domani.
Dai dati spicca il focus sul paziente come elemento di massima importanza (94%) e il più alto per efficacia (82%). Seguono per importanza il clima di lavoro e la collaborazione.
I dati ci dicono che VIDAS, pur molto efficace nel rispondere al paziente, vorrebbe esserlo ancora di più e lo stesso per il clima di lavoro. In generale, i risultati sono molto buoni e le aree di frustrazione sono quelle in cui le persone vorrebbero essere messe in condizioni migliori per fare ancora meglio. Lo si evince anche dal fatto che la quasi totalità dei coinvolti consiglierebbe VIDAS come posto di lavoro.
A quanto vissuto dai collaboratori si affianca il questionario sulla qualità percepita dei servizi assistenziali in tutti i setting di cura, somministrato a 500 caregiver di pazienti adulti e 60 pediatrici. È la voce della comunità attorno a VIDAS, che racconta le storie uniche delle persone incontrate ogni giorno, nelle loro case o nei nostri hospice. Con la loro gratitudine, l’indagine raccoglie ed esprime un’elevatissima propensione a suggerire il nostro servizio a chi dovesse trovarsi in un’analoga situazione di bisogno (+87%).
Le famiglie riferiscono di essersi sentite protette durante l’assistenza da parte dell’équipe nel 98% dei casi. Grazie, in particolare, alla prontezza di risposta e alla reperibilità 24H, al sostegno offerto dai volontari, all’umanità del personale sanitario.
Aumenta, contestualmente, la conoscenza del nostro servizio, segnalato alle famiglie da specialisti ospedalieri nel 40% dei casi, contro il 14% del 2022.
VIDAS sta costruendo il suo domani, insomma. Fatto di speranza, accoglienza, pensiero critico e desiderio di migliorare. Sempre.
Questo articolo è tratto dal Notizario “Insieme a VIDAS”.
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