La Giornata Internazionale dell’Educazione, proclamata dalle Nazioni Unite nel 2018 e celebrata per la prima volta il 24 gennaio 2019, riconosce l’istruzione come un diritto umano fondamentale e un pilastro vitale per il progresso sociale ed economico globale.
Un riconoscimento piuttosto tardivo, se consideriamo il fatto che 250 milioni di bambini in tutto il mondo non vanno a scuola e 763 milioni di adulti sono analfabeti.
Nondimeno, questa giornata promuove la consapevolezza della necessità di un’istruzione inclusiva ed equa, che sia capace di adattarsi ai cambiamenti rapidi del nostro mondo, mantenendo al contempo l’obiettivo di costruire una società più giusta e sostenibile.
In particolare, la giornata del 24 gennaio è strumentale per l’obiettivo di sviluppo sostenibile n. 4 (SDG 4) dell’Agenda 2030, che punta a garantire un’educazione di qualità inclusiva ed equa per tutti, promuovendo opportunità di apprendimento permanente.
Questo obiettivo enfatizza il ruolo dell’istruzione nel ridurre la povertà, migliorare la salute, promuovere la parità di genere e stimolare l’innovazione.
Sono obiettivi di estrema importanza e che ci riguardano da vicino: secondo il rapporto Save the Children del 2022 sulla povertà educativa in Italia, il 67,6% dei minori di 17 anni non è mai andato a teatro, il 62,8% non ha mai visitato un sito archeologico e il 49,9% non è mai entrato in un museo. Il 22% non ha mai praticato sport e attività fisica e solo il 13,5% dei bambini e delle bambine sotto i tre anni ha frequentato un asilo nido.
Nel 2010 in VIDAS nasce il progetto giovani, un dialogo aperto con ragazzi e ragazze di tutte le età sui temi della cura, della separazione, dei limiti e della malattia.
Spazio privilegiato per questo progetto è proprio la scuola. Diverse e molto variegate, le proposte per scuole elementari e medie prevedono incontri di sensibilizzazione per studenti e genitori con operatori VIDAS (psicologo, medico, assistente sociale, volontario) volti al dialogo su temi spesso inesplorati ma cari a VIDAS, ad esempio come affrontare un lutto.
Per le scuole superiori, invece, sono proposti due percorsi, uno a carattere nazionale sul biotestamento e uno locale con la possibilità di ospitare studenti del territorio in un PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) nella nostra sede.
Questo è il nome del progetto sviluppato con Scuola.net che ha coinvolto oltre 1800 studenti in tutta Italia in tre anni.
Una riflessione sull’esistenza, sulla consapevolezza e sulla libertà di scelta che, a partire dalla Legge 219/17 sul Biotestamento, accompagna gli studenti della scuola secondaria di II grado in un percorso di educazione civica aperto a riflessioni in ambito filosofico, letterario e storico.
Finalmente, dopo gli anni di fermo e le restrizioni a causa della pandemia, nel 2023 è ripresa l’alternanza scuola-lavoro nella sede di VIDAS a Milano.
Il ricco calendario di attività del PCTO in VIDAS permette agli studenti di avvicinarsi a tutte le professioni sanitarie che compongono l’équipe – medici, infermieri, educatori, assistenti sociali, fisioterapisti – e alle figure che lavorando dietro le quinte – Amministrazione, Raccolta Fondi, Comunicazione – permettono il funzionamento di una realtà del Terzo Settore.
Ma soprattutto gli studenti possono, con la preziosa assistenza dei volontari, stare vicino ai pazienti dell’hospice Casa VIDAS e di Casa Sollievo Bimbi, facendo esperienza in prima persona di valori come umanità, dignità, rispetto e cura, che sono alla base dell’operato di VIDAS tanto quanto del vivere in una società civile.