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04.04.2025  |  Caregivers

Caregiver: contributi, bonus e agevolazioni per chi assiste un o una familiare disabile

Scopri chi sono i caregiver e cosa spetta a chi assiste un o una familiare disabile: bonus, requisiti, contributi economici e permessi previsti dalla legge.

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Accanto a chi convive con una disabilità o una malattia inguaribile, c’è spesso una figura fondamentale: il o la caregiver.
Con il termine caregiver si indica chi si occupa quotidianamente di una persona in difficoltà, offrendo sostegno pratico, emotivo e relazionale. È la persona di riferimento con cui operatori e operatrici sanitarie si confrontano lungo tutto il percorso assistenziale.
Nella maggior parte dei casi questo ruolo, tanto prezioso quanto delicato, è ricoperto da un familiare, in altri casi coincide invece con la figura di un o una assistente familiare (badante).

Ma cosa spetta a chi assiste un o una familiare disabile o affetto da una grave malattia? Per sostenere e agevolare questo delicato compito, la legge stabilisce una serie di contributi, benefici e bonus rivolti proprio ai caregiver. Scopriamoli insieme.

Chi è il caregiver: ruolo e requisiti principali

Quando si parla di caregiver, che significa letteralmente “prestatore/prestatrice di cure”, si fa riferimento non a operatori professionali, ma a chi, all’interno della sfera affettiva e familiare, si occupa quotidianamente dell’assistenza di una persona con disabilità o con una malattia cronica o inguaribile.
Spesso si tratta di un o una familiare: un coniuge, un genitore, un figlio o una figlia. Ma può essere anche un’amica o una persona vicina che sceglie di accompagnare con continuità e dedizione chi affronta una condizione di fragilità.
Essere caregiver significa occuparsi delle attività quotidiane e anche assumere un ruolo emotivo, organizzativo e spesso anche decisionale, diventando il punto di riferimento costante nel percorso di malattia.

Per essere riconosciuti come caregiver al fine di ottenere agevolazioni e contributi possono essere richiesti determinati requisiti (che cambiano a seconda dell’agevolazione o del contributo) come, ad esempio, la convivenza con la persona assistita, un legame di parentela diretto, oppure la certificazione dell’invalidità o di una condizione di gravità secondo la Legge 104. In altri casi, è sufficiente che vi sia una relazione continuativa e comprovata di cura, anche in assenza di requisiti formali. Nei paragrafi che seguono vedremo quali aiuti è possibile richiedere e quali condizioni bisogna rispettare.

Vuoi saperne di più? Leggi il nostro articolo dedicato al ruolo del caregiver.

Contributi economici e bonus per caregiver

Per chi, ad esempio, assiste una persona con invalidità al 100%, esistono diversi strumenti di sostegno economico pensati per riconoscere il valore del lavoro non retribuito svolto in ambito familiare e sostenere la persona con fragilità o non autosufficiente. Qui di seguito i principali contributi economici per caregiver e requisiti per accedervi.

Tra gli altri vantaggi economici destinati a chi si prende cura di una persona disabile in casa vi è anche quello di poter dedurre dalla dichiarazione dei redditi una parte delle spese mediche e di assistenza, tra cui anche i contributi versati per la/il badante.

Tutte le misure, dal Bonus Caregiver alla Legge 162 possono fare la differenza per chi cura ogni giorno non solo con le mani, ma con il cuore.
Per approfondire le modalità di presentazione delle domande, ti consigliamo di consultare il sito dell’INPS o di rivolgerti ai patronati locali. 

Permessi lavorativi e agevolazioni per chi assiste un familiare

Cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104? La legge 104/1992 riconosce specifici diritti e tutele ai caregiver che si prendono cura quotidianamente di una persona con disabilità grave. Tra questi, rientrano permessi retribuiti, possibilità di congedo, flessibilità nella sede di lavoro e protezione da trasferimenti o turni indesiderati. Vediamoli nel dettaglio.

Agevolazioni specifiche per chi assiste minori malati

Se ci si occupa di un minore con malattia grave o disabilità invalidante, esistono invece una serie di tutele specifiche pensate per alleggerire il carico assistenziale e tutelare il nucleo familiare. Ecco quali sono:

Come diventare caregiver e richiedere i benefici

Se ti stai domandando come si diventa caregiver, è importante sapere che non esiste un percorso formale o una certificazione specifica che sancisca ufficialmente questo ruolo. In Italia, infatti, il riconoscimento del caregiver familiare non è ancora regolato da una legge organica che ne definisca diritti e tutele in modo uniforme. Eppure, ogni giorno, milioni di persone si prendono cura di un familiare con disabilità o una malattia grave, occupandosi non solo delle necessità pratiche, ma anche dell’aspetto emotivo e relazionale della cura.

Essere caregiver significa assumersi una responsabilità quotidiana fatta di piccoli e grandi gesti: dalla somministrazione dei farmaci all’accompagnamento alle visite mediche, dalla gestione burocratica alla semplice ma fondamentale presenza accanto a chi è fragile. Pur in assenza di un riconoscimento formale, chi assiste una persona malata in condizioni di non autosufficienza può accedere a una serie di benefici previsti dalla normativa vigente.Per farlo, è necessario che l’assistito o l’assistita sia stato/a riconosciuto/a in condizione di disabilità grave secondo i criteri stabiliti dalla Legge 104. Questo è il requisito indispensabile per poter richiedere i principali contributi economici, permessi lavorativi e altre agevolazioni dedicate a chi si prende cura di un familiare.

Come VIDAS sostiene i caregiver nella vita quotidiana

Oggi i caregiver familiari sono più di 7 milioni, per il 60% donne. Solitudine, disorientamento, stanchezza e impotenza sono dimensioni che sperimentano quotidianamente. Il caregiver burden e il caregiver burnout sono, infatti, tra i rischi più grandi.
In VIDAS riconosciamo e sosteniamo il ruolo del caregiver con concretezza. Chi si prende cura di un familiare con una malattia inguaribile non è solo una figura di riferimento per la persona assistita, ma ha bisogno a sua volta di essere riconosciuto, ascoltato e supportato. Per questo non ci occupiamo solo di garantire cure palliative gratuite a chi ne ha bisogno, ma anche di dare supporto all’intero nucleo familiare e in particolar modo al o alla caregiver. Offriamo, infatti, ascolto e dialogo costante, supporto pratico per gestire il quotidiano e una sezione di risorse e informazioni utili dedicati ai caregiver.

Prendersi cura di un’altra persona è un atto d’amore immenso, ma può trasformarsi in una fonte di stress profondo. VIDAS è al fianco di chi cura, con servizi concreti e una presenza umana: per alleggerire il peso del ruolo, restituire serenità e costruire una relazione più qualificata tra caregiver e persona assistita.

Se vuoi approfondire o accedere ai nostri servizi di sostegno per caregiver, contattaci: c’è sempre una mano pronta ad accompagnarti.

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