Medicina narrativa, storie di cure che fanno bene all’anima

Mettere nero su bianco le proprie esperienze, le emozioni e le sensazioni provate in un determinato periodo della nostra vita è da sempre un metodo efficace per riflettere ed elaborare il passato e alcuni vissuti particolarmente significativi. Questo è ciò che accade anche con la medicina narrativa, un vero e proprio approccio terapeutico che è stato utilizzato anche dai membri delle équipe multidisciplinari VIDAS per raccontare e condividere le loro esperienze di cura.

Cos’è la medicina narrativa

La medicina narrativa è un metodo di intervento clinico-assistenziale basato sulla narrazione dei diversi punti di vista di coloro che collaborano nel percorso di cura. Questo approccio parte dall’assunto che la conoscenza e la condivisione di ricordi, emozioni e sentimenti degli operatori, dei pazienti e dei loro familiari possa contribuire a fornire un quadro assistenziale e clinico più efficace e appropriato e permettere la realizzazione di un percorso di cura personalizzato.

Lo scritto narrativo è un vero e proprio metodo di lavoro e di ricerca, grazie al quale è possibile sviluppare una maggiore consapevolezza di se stessi e del proprio ruolo e costruire un rapporto empatico tra medico e paziente. Attraverso la scrittura infatti ogni persona può riflettere sugli aspetti positivi e negativi della propria esperienza assistenziale, e imparare ad approcciarla in maniera più consapevole. 

Inoltre, la medicina narrativa permette ai medici e a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel percorso di cure di ampliare le proprie capacità di ascolto e imparare a prendere in carico il paziente nella sua complessità, non solo curando la malattia ma condividendone paure, speranze ed emozioni.

Perché raccontare la propria storia di cura 

Abbiamo in parte già spiegato a cosa serve la medicina narrativa, eppure i suoi ambiti di azione sono ancora più ampi e complessi. Negli ultimi anni sono molti i corsi di formazione, i laboratori sperimentali e gli incontri dedicati a questa metodologia. L’obiettivo principale è di condividere le diverse narrazioni in ambito sanitario, al fine di creare dei percorsi condivisi e universalmente riconosciuti, ma anche evidenziare quali sono i principali benefici di scrivere i propri pensieri in merito all’ esperienza di cura affrontata.

Ecco dunque riassunti alcuni obiettivi della medicina narrativa:

• migliorare l’efficacia delle cure, considerando la narrazione come parte integrante del percorso di cure;
• dare valore al vissuto di cura dei pazienti e degli operatori sanitari;
• aiutare gli operatori sanitari ad elaborare ed alleggerire, per quanto possibile, lo stress emotivo che li accompagna nel difficile percorso di assistenza ai malati;
• condividere la storia di cura di ciascuno al fine di accrescere le capacità comunicative e collaborative di tutti;
• sviluppare nuove conoscenze di sé stesso per migliorare la relazione tra operatori e pazienti.

Un esempio di medicina narrativa: il progetto VIDAS

Anche in VIDAS abbiamo promosso un progetto di realizzazione e condivisione delle esperienze vissute in ambito lavorativo con tutti i vari membri dell’équipe. Il progetto “Medicina narrativa” è durato un anno ed è nato proprio allo scopo di scrivere nero su bianco emozioni, parole e sensazioni vissute dagli operatori VIDAS in un particolare frangente della vita lavorativa accanto ai malati e ai loro familiari, per poi condividerli mensilmente con tutti i colleghi e sul sito vidas.it.

Ecco di seguito alcune dei racconti più significativi che abbiamo pubblicato:

• Il linguaggio delle emozioni, di Susana (OSS)
• Il rimorso di non essere stati all’altezza, di Marina (OSS)
• A chi dai la manina?, di Giada (medico palliativista)
• Un bacino sulla guancia, un regalo grandissimo, di Gianfranco (infermiere)
• Storie di vita che restano dentro a noi che li accompagniamo, di Gianni (infermiere)