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06.07.2023  |  Cultura

Alcuni film sulla malattia e cosa possono insegnarci

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Vedere un film su una malattia ci aiuta a comprendere meglio ed identificarci nelle storie personali di chi ha dovuto combattere con un problema fisico, con tutte le ripercussioni sociali e psicologiche che questo comporta. Alcuni sono tratti da storie vere, altri sono interpretazioni cinematografiche di libri, ma tutti i film che vi consigliamo di seguito hanno in comune una forte carica emotiva e un potere di identificazione che permette a chi li guarda di entrare in empatia con i personaggi del film e imparare qualcosa di più su cosa significa convivere con una malattia inguaribile.

Film su malattie inguaribili

I primi due film che vi consigliamo hanno diversi tratti in comune, pur raccontando due storie drammatiche molto diverse tra loro: entrambi descrivono la malattia da un punto di vista familiare, mostrando quanto l’arrivo di una patologia inguaribile possa incidere su tutto il nucleo sociale che circonda il malato. Le storie vengono raccontate anche dal punto di vista di chi vive la situazione dall’esterno, fratelli, sorelle, mogli e mariti che devono improvvisamente ricalibrare gli equilibri della loro vita in funzione di un evento drammatico che inevitabilmente la sconvolge e cambia tutte le priorità fino ad allora date per scontate. Esattamente come accade a tutti coloro che si rivolgono a VIDAS, e che per questo motivo ricevono assistenza a 360 gradi, non solo rivolta al paziente ma a tutti coloro che lo affiancano ogni giorno nell’affrontare le problematiche associate alla loro condizione.

La custode di mia sorella

La custode di mia sorella” è un film del 2009 che racconta la storia di una malattia pediatrica di cui è affetta la piccola Kate. La diagnosi di leucemia promielocitica acuta sconvolge l’intera famiglia, che da quel momento vive in funzione della bambina e affronta anche sentimenti contrastanti, che solo chi vive un’esperienza così dolorosa e complessa può provare. In particolare, il film è incentrato sulla figura di Anna, la sorella di Kate (da qui il nome del film), concepita in vitro proprio allo scopo di donarle il midollo osseo e salvarle la vita.

Still Alice

In questo caso parliamo di un film sull’Alzheimer molto intenso e doloroso, ma che vale assolutamente la pena di vedere. “Still Alice” racconta la storia della tipica famiglia borghese americana: moglie e marito sono due professionisti stimati e appagati e hanno tre figli impegnati nel passaggio all’età adulta. Le loro vite vengono sconvolte improvvisamente quando la madre inizia ad avere dei vuoti di memoria e in breve scopre di soffrire di una malattia degenerativa, che nel corso del tempo la porterà all’oblio completo e alla perdita di tutte le sue certezze.

Film sul cancro

Negli ultimi anni sono state girate centinaia di pellicole dedicate alle malattie oncologiche, affrontando il problema da innumerevoli punti di vista: il rapporto tra medico e paziente, le cause ambientali, le terapie farmacologiche, l’approccio al fine vita e le conseguenze sociali e psicologiche. Tra i tanti film drammatici sul cancro ne abbiamo selezionati tre che a nostro parere rappresentano perfettamente il concetto di caducità delle cose, il binomio indissolubile tra la vita e la morte, l’importanza del vivere il qui e ora.

Nemiche amiche

Julia Roberts e Susan Sarandon sono le protagoniste di questo film di fine anni Novanta, che oggi come allora rimane una delle storie più commoventi sulla malattia. Isabel è la nuova compagna di Luke, l’ex marito di Jackie. Tra le due donne evidentemente non scorre buon sangue e il loro rapporto è reso ancora più burrascoso dalla presenza dei figli di Luke e Jackie, che non vanno d’accordo con Isabel. La situazione tra le due donne cambia completamente quando Jackie scopre di essere malata di cancro e di avere ancora poco tempo da vivere: da quel momento sceglie di diventare amica di Isabel, nella quale vede la prospettiva di un futuro sereno per il suo amato ex marito e per i suoi figli.

Sweet November

Ecco il classico film d’amore americano, in cui Sara e Nelson, una coppia di perfetti sconosciuti, decide di passare per gioco il mese di novembre insieme, fino ad innamorarsi perdutamente. Tutto sarebbe perfetto se non fosse che Sara non ha rivelato al suo fidanzato di essere affetta da Linfoma di Hodgkin a uno stadio ormai inguaribile: la scelta di nascondere la verità è dettata dal desiderio di vivere dei momenti sereni e spensierati insieme al suo innamorato, al quale cerca anche di far comprendere l’importanza della vita e la superficialità di certe cose materiali.

Colpa delle stelle

Una coinvolgente storia d’amore tra due ragazzi malati di cancro, che riesce a non essere stucchevole o strappalacrime, ma anzi può addirittura fa sorridere e sognare. In “Colpa delle stelle” Hazel e Gus si conoscono, si piacciono, si innamorano. Quello che fa la differenza è che i due si incontrano in un gruppo di supporto per ragazzi malati di cancro: lui è in remissione da un osteosarcoma – a causa del quale ha perso una gamba, lei ha un cancro alla tiroide con metastasi ai polmoni – a causa del quale deve sempre avere con sé la bombola di ossigeno.

Film che fanno sorridere

Nonostante la natura estremamente delicata dei temi trattati, alcune pellicole riescono a lasciare un sorriso e una sensazione di ottimismo in chi li guarda. Ne abbiamo selezionate due tra tutte: una che racconta la storia di un amore che va oltre la malattia, e l’altra che rappresenta un vero e proprio inno alla vita e all’amicizia.

Le pagine della nostra vita

Il noto film tratto dal romanzo di Nicholas Sparks esplora temi come l’amore eterno, il destino e la potenza dei ricordi. Rappresenta il potere del vero amore che supera le sfide e resiste al passare del tempo e a una malattia importante come l’Alzheimer. I protagonisti di “Le pagine della nostra vita” sono Noah e Allie, due giovani che, nonostante le loro diverse origini sociali, vivono un’intensa relazione estiva. Alla fine dell’estate, però, le loro strade si separano per poi riunirsi diversi anni dopo. La narrazione si sviluppa nel presente, in cui un uomo di nome Duke legge ad una donna anziana, affetta da problemi di memoria, una storia d’amore tratta dal diario di Noah. Mentre Duke legge, la donna inizia a ricordare frammenti della sua vita e, di volta in volta, comprende che la storia di Noah e Allie è la sua stessa storia.

Non è mai troppo tardi

Protagonisti del film sono due uomini di mezza età completamente diversi tra loro: lo squattrinato meccanico Carter Chambers e il burbero e ricchissimo imprenditore Edward Barryman Cole. I due si conoscono in una camera di ospedale e, scopertisi terminali, stilano una “bucket list” (“lista del capolinea”), ossia una lista di cose da fare prima di morire. La lista inizialmente sembra rispondere esclusivamente a un puro desiderio di sfuggire alla morte sentendosi pienamente vivi: dal lancio col paracadute alla gara di auto. Ma col passare dei giorni e approfondendo la reciproca conoscenza, il viaggio intrapreso insieme dà modo ai due amici di confessare l’un l’altro sentimenti e paure.

Film sull’eutanasia

Passiamo ora a due film che parlano del diritto alla morte, dell’eutanasia e dell’accanimento terapeutico. Il primo, tratto da un romanzo del 2012 di Jojo Moyes, il secondo basato sulla storia vera di Eluana Englaro.

Io prima di te

Will, manager trentacinquenne rimasto tetraplegico in seguito a un incidente stradale, ha scelto di vivere gli ultimi sei mesi di vita prima di intraprendere il viaggio che lo porterà in una clinica svizzera per praticare il suicidio assistito. I genitori, che non accettano la scelta del figlio, tentano un’ultima azione per cercare di convincerlo a restare in vita e assumono la dolce e simpatica Louisa come sua assistente, con la speranza che faccia cambiare idea a Will. In “Io prima di te” viene descritta dettagliatamente la quotidianità della malattia e la difficoltà dei cari di un paziente di rispettare la scelta di porre fine alla sua vita, senza filtri, pietismo e buonismo, ma con tanta realtà, ironia e risate.

Bella addormentata

Eluana Englaro, vittima di un brutto incidente stradale che l’ha costretta in uno stato vegetativo per 17 anni, viene trasferita alla clinica “La Quiete” di Udine. Mentre la vicenda della donna rimane sullo sfondo della narrazione per tutto il film, richiamata da spezzoni di notiziari televisivi e immagini di contestazioni di piazza, al centro del film si intrecciano quattro storie diverse: quella di Rossa e Pallido, della Divina Madre, di Uliano Beffardi e Roberto e Pipino. “Bella addormentata” è dunque una storia che parla di punti di vista, di visioni diverse della vita, di luce e di buio. È un film sulla paura di lasciare e lasciarsi morire, ma anche sulla paura di vivere. Un’energica presa di posizione a favore della libertà di scelta e di coscienza, oltre che l’affermazione della difficoltà di decidere aprioristicamente su un tema tanto delicato.

Le serie tv su malattie e lutto

Chiudiamo la raccolta con due serie televisive molto interessanti: una sul cancro e una sul lutto.

The Big C

“The Big C” racconta la storia di Cathy, donna educata e perbenista, che decide di cambiare radicalmente la sua vita a seguito di una diagnosi di cancro. Senza confessare la notizia a nessuno, inizia a godersi la vita senza preoccuparsi del giudizio degli altri, iniziando nuove amicizie e lasciandosi alle spalle la relazione monotona e immatura con il marito Paul. È una serie tv focalizzata sulla vita reale del malato, dove emergono tutte le contraddizioni e le difficoltà che la protagonista affronta sempre con il sorriso, senza mai risultare retorica o moralista.

WandaVision

WandaVision” nasconde nella trama l’analisi e la messa in scena delle cinque fasi dell’accettazione del lutto. Wanda e Visione si trasferiscono a Westview, dove cercano di adattarsi alla vita in una cittadina tranquilla. Tuttavia, presto scoprono che la città è stata misteriosamente trasformata in una realtà alternativa, dove Wanda ha il potere di controllare la realtà stessa. Qui, Wanda e Visione vivono una vita idilliaca insieme, come se Visione fosse ancora in vita. Tuttavia, man mano che la serie avanza, si scopre che la realtà alternativa di Wanda è molto più complessa di quanto sembri, e che ci sono molte forze che cercano di penetrarvi e di scoprire cosa sta succedendo.

“Quando sei con me”, il film di VIDAS

L’ultimo consiglio cinematografico di oggi è il docufilm “Quando sei con me”, realizzato dagli studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti all’interno degli spazi di Casa VIDAS. Il documentario racconta le storie vere e la quotidianità di chi vive ogni giorno nella struttura: pazienti, familiari, medici, operatori e volontari, che ogni giorno affrontano con coraggio e dignità tutte le sfide quotidiane che la malattia gli mette davanti.

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